A guisa di ringraziamento ad
Hassan Bogdan Pautàs @TorinoAnni10 e Paolo Costa @paolocosta
Ebbe fama inconcussa un
calciatore di gran classe che inventava finte complicatissime e raffinate e parimenti del
tutto inefficaci. I difensori, infatti, non le capivano e perciò lo fermavano
regolarmente.
Era colpa degli ottusi
difensori, ovviamente.
Johann Sebastian Bach fra il 1741 e il 1745 compose l’Aria con
diverse variazioni, dedicata a Johann Gottlieb Goldberg, il quale, secondo la leggenda, doveva eseguirla per servizio di conforto dell’insonnia del conte Hermann Carl von Keyserlingk.
Sennonché a Bach il genio
sfuggì di mano e profuse nelle Variazioni la mathesis del suono, raggiungendo il
vertice ineguagliabile del capolavoro.
Il dedicatario clavicembalista ne
rimase insonne per l'ammirato stupore, del riposo notturno del conte né punto né poco
ce ne cale.
Ora, interrogare nei suoi
presupposti critici un’esperienza allo stato nascente, mi pareva una necessità
irrinunciabile.
Di qui l’auspicio che Goldberg continuasse a restar desto, malgrado
la bellezza delle Variazioni, ossia, malgrado l'appassionato e imprevedibile successo del gioco della letteratura aumentata.
Nessun commento:
Posta un commento