All'opera preclara e preziosa di @diconodioggi
Anne e Béatrice Breidel, figlie del
muratore belga François Breidel e di Elizabeth de Beaumont, nipoti di Fernand
de Beaumont, archeologo suicida, e di Véra Orlova, cantante lirica allieva di Schönberg.
Véra della figlia Elizabeth fuggita non aveva avuto più notizie, fino al giorno
in cui venne a sapere contemporaneamente della sua vita e della sua morte.
«Lunedì
14 settembre [1959] una vicina, udendo dei pianti, cercò di entrare nella casa.
Non riuscendoci, andò a chiamare la guardia campestre. Cominciarono a chiamare,
senza ottenere altra risposta che gli strilli sempre più acuti delle piccole,
poi, aiutati da altri abitanti del villaggio, sfondarono la porta della cucina,
si precipitarono verso la camera dei genitori, e li scoprirono, sdraiati, nudi,
sul loro letto, con la gola tagliata, in un mare di sangue. Vera Beaumont ne fu
informata la sera stessa. Il suo urlo rimbombò in tutto lo stabile. L’indomani
mattina, viaggiando tutta la notte nell’auto guidata da Kléber, l’autista di
Bartlebooth il quale, avvertito dalla portinaia, si era messo spontaneamente a
sua disposizione, arrivò a Chaumont-Porcien per ripartirne quasi subito con le
due bambine.»
Georges
Perec, La vita istruzioni per l’uso, Ed. Bur Rizzoli, p. 28
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