Creatura di Autone et creator di Autino
T’amo, o pio bove, d’Auton pria cortigiano
ardente, e d’ogni lordura cantor
fervente, d’idoli facitore vano
a etterna gloria del garofaneo fetor.
Indi libero servo, turpe e villano,
d’Autino d’ogni fola venditor.
Né vizio, obbrobrio né altro arcano
svelle giammai l’amor tuo stuprator.
Da larga frogia umida e tronfia,
fumi spirti servil e devozion romana:
tuo otre a ognun dà asil, purché marrano.
Aedo di nequizie, tromba omai sgonfia,
crinita adipe peggior d’ogni puttana.
Ridi pagliaccio, ridi, al soldo del sultano.
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