Frammento del poema cavalleresco
Il caimano innamorato
di Manfredi di Ratumemi
L’ombra bugiarda de le brune chiome
sovra la pelle candida del seno,
avvampando vieppiù mia dolce speme,
svelava leggiadrie e celava meno.
Il lume mio fremente di disio
tosto posai sul guardo suo egizieno,
ma ‘l mio disio nemmen per lei fu rio.
Poi sol carezze e molte e calde furo
d’un’armonia che pur sfidava iddio.
Mai debbe io provar amor più puro,
di senno le nostr’alme furo orbate,
tanta fu gioia che a dirne son securo
paiono morte persin parole alate.
Dubbi d’afrori or Fede laido cenna:
ciancia l’invidia o sue nari malate
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