di Manfredi di Ratumemi
La gnocca sollevò dal fiero razzo,
indi fremente la fece ricader,
poi l’agitò su e giù che parea pazzo.
Corse la giostra come gran destrier
quando inusitato urlo e ripetuto
al prode il segno diè di dar quartier.
Ma ebbe gran calor al pube ossuto,
allor fu sol sgomento e maraviglia,
ché la pulzella, ehm, era ita di liuto:
dai zebedei sin sovra la caviglia
copiosa ambra fumante lo lordava,
ricorrer dove' dunque a dura striglia.
Perocché ancor l'uzzolo durava,
fece pensier di darsi picciol tregua
onde di man andava e lesto ritornava.
Ma poi ch’Onan gli rammentò l’avello,
cercò pozion ch’il mal scaccia e dilegua:
per ciò volò al briatoreo bordello.
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