martedì 11 marzo 2014

#lettocongusto di Alessandro Manzone

Adelchi, Atto III, Coro

1
Dai lardi mucosi, dai porri tra i denti,
Dai lombi, dell'arse fucine olezzanti,
Dai solchi bagnati di rosso licor,
Un volgo repente trangugia la pasta;
Infilza l'abbacchio dorato di crosta,
Per l’osso fin mostra crescente furor

2
Dai lardi succosi, che rollan involti,
Qual raggio di sole di brufoli folti,
Tralucon gli spiedi di fiera virtù;
Con code vaccine che destan li morti
Si pasce scordando i dolori degli orti
Le misere erbacce del tempo che fu.

3
S'aduna voglioso, ora al desco fumante,
di tordi e pernici, con passo vagante,
Fra tema e desire, rivuole magnar;
E adocchia e rimira rigonfia e confusa
La gran faraona di crapule musa
L’afferra coi brandi, laonde spanciar.

4
Ansanti li vedi, quai trepide fere,
Irsuti e satolli con pance di pere,
Cercare nel covo novel barbecue
E quivi, scoperta l'amata salsiccia,
Superbo turgore che al fuoco s'arriccia,
S’avventan bramosi con labbia a cucù.

5
Il forte ora mesce altro vino al nemico;
Compar di bagordi e adipico amico
L'un l’altro si reggon per non crollar giù.
Ricantan sollazzi tra lepidi lazzi,
Ma poi loro cul si fe’ lanciarazzi
Che come portento disperse lassù.

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